SPARANISE – Dopo la cattura avvenuta lo scorso 21 luglio (leggi qui) a Hermosillo in Messico, nella serata di ieri (12 agosto), gli uomini della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Caserta e quelli della Polizia di Frontiera dello Scalo Aereo di Roma Fiumicino hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di Vincenzo Paone, cinquantottenne di Sparanise. L’uomo, accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, farebbe parte di una organizzazione internazionale – con articolazioni in Sud America, Sicilia e Campania – che importava ingenti partite di cocaina. Stupefacente acquistato in Sud America dai cartelli messicani e destinato alle organizzazioni criminali italiane.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Palermo e coordinate dalla Dda palermitana, avevano portato al sequestro di 424 kg di cocaina in provincia di Modena il 27 Luglio 2006. Secondo gli inquirenti, la “partita” di cocaina, tramite diversi intermediari, era destinata ad organizzazioni criminali campane e siciliane. In quel contesto era apparso chiaro il ruolo di Paone, il quale aveva condotto le trattative con i trafficanti di cocaina messicani come referente di organizzazioni criminali campane attive nell’area nord di Napoli (tra i quali il clan Nuvoletta), tra i comuni di Giugliano in Campania, Marano e Calvizzano, per l’acquisto di parte del carico (200 kg). Anche dopo il sequestro, però, l’uomo aveva mantenuto i contatti con esponenti dell’organizzazione di trafficanti messicani per l’acquisto di ulteriori partite di droga.
Nel gennaio scorso, la polizia ha localizzato il latitante – imparentato con il clan Papa di Sparanise – in Sud America, avviando le ricerche grazie all’aiuto dell’Interpol e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Nonostante i continui spostamenti, in occasione dell’arrivo di un suo amico, Paone è stato localizzato prima nella città di Mexicali e poi, dopo qualche settimana, fermato all’aeroporto di Hermosillo. Dopo pochi giorni, è stato espulso dal Messico ed estradato in Europa. Ad Amsterdam gli è stato fatto recapitare un mandato di arresto europeo e, arrivato in Italia, è stato rinchiuso nel carcere di Rebibbia.
Red. Cro.