Truffa alle assicurazioni: tra gli indagati anche due “pignataresi”. Lembo: Truffati quattro milioni di euro

Truffa alle assicurazioni: tra gli indagati anche due “pignataresi”. Lembo: Truffati quattro milioni di euro

PIGNATARO M. – Nell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sulle truffe alle assicurazioni (che ha visto l’arresto di 36 persone su un totale di 42 destinatarie di misure restrittive e centinaia di indagati), perpetuate attraverso la falsa attestazione di sinistri mai avvenuti o che hanno avuto una dinamica diversa, sono finiti anche due professionisti residenti a Pignataro Maggiore. Il pm Maurizio Giordano ha iscritto nel registro degli indagati i medici Mauro Di Costanzo e Vincenzo Schiavone. Il primo risulta essere soltanto indagato, mentre il secondo – residente presso l’abitazione della suocera – è destinatario di una misura di custodia cautelare emessa dal Giudice per l’indagine preliminare, Antonio Baldassarre, e per questo è finito agli arresti domiciliari.

Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, il Procuratore della Repubblica Corrado Lembo ha sottolineato: “L’indagine ha incluso professionisti di livello che hanno tradito i principi deontologici della professione. In tutto abbiamo accertato che sono stati truffati quattro milioni di euro alle compagnie assicurative”. “Tutta l’indagine – ha aggiunto Lembo – è partita da una riscossione presso l’ufficio postale di Casapulla di un assegno”. La corposa ordinanza (conta circa 500 pagine) emessa dal Giudice Baldassarre, su richiesta del sostituto procuratore Giordano, riporta decine di intercettazioni telefoniche. Una in particolare rende l’idea della truffa: “E’ amico di Peppino, ha detto se guardavi con attenzione un pò la spalla, perchè al ginocchio già lo sa che tiene qualcosa…”. Così, infatti, parlava uno degli indagati, che si era finto vittima di un investimento, al medico che avrebbe dovuto fargli la radiografia (esame svolto nel centro Radiologico Massa di Caserta). Uno degli indagati, il medico Giuseppe Dalena di Santa Maria Capua Vetere, convocato dagli inquirenti, ha poi aiutato il pm a disvelare il vasto sistema truffaldino. A rafforzare il quadro indiziario sono poi state le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Armando Martucci, soprattutto per quanto riguarda i Giudici di Pace. La notizia ha destato particolare attenzione soprattutto per il coinvolgimento del primario dell’ospedale “San Sebastiano e Sant’Anna” di Caserta, Giuseppe Belfiore.

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