SPARANISE/PIGNATARO MAGGIORE – Tutto come previsto: Giorgio Magliocca ha superato il colloquio per diventare impiegato del Comune di Sparanise e ha ottenendo il punteggio totale di 32,55/40; la valutazione dei titoli era stata di 7,55. Pubblichiamo tre documenti relativi alla procedura dove i nostri pochi ma affezionati lettori potranno leggere pure i nomi della commissione di concorso.
Sindaco di Pignataro Maggiore, presidente della Provincia e coordinatore provinciale di Forza Italia, ora Giorgio Magliocca potrà prepararsi ad andare a lavorare comodamente nella confinante Sparanise, invece di affrontare – a differenza dei poveracci pendolari, pignataresi e sparanisani – il lungo viaggio per raggiungere il Comune di Roma, di cui è stato finora impiegato distinguendosi soprattutto facendo le fotocopie per l’allora sindaco Gianni Alemanno. Giorgio Magliocca (unico concorrente) ha partecipato alla procedura di mobilità volontaria indetta dall’Amministrazione sparanisana guidata dal sindaco Salvatore Martiello, seguace del votatissimo consigliere regionale di centrosinistra Giovanni Zannini. Quest’ultimo a Sparanise ha fatto registrare un autentico trionfo di preferenze grazie all’appoggio del sindaco locale Salvatore Martiello ma anche per la completa inadeguatezza degli avversari di centrodestra, a cominciare da Forza Italia che si è ridotta ai minimi termini, con gravissima responsabilità del coordinatore provinciale del partito berlusconiano, Giorgio Magliocca, che non ha opposto nessuna seria iniziativa politica alla corazzata schierata a sostegno del governatore Vincenzo De Luca. C’è, però, chi tenta di giustificare Giorgio Magliocca affermando che non ha potuto organizzare la guerra anti-Zannini e anti-Martiello perché era troppo impegnato a studiare per il concorso e per fare allenamento tecnico-pratico su come si mettono i timbri sugli atti del Comune di Sparanise.
Adesso Giorgio Magliocca, grazie al lavoro quotidiano, potrà tenersi alla larga dalla politica, che è un territorio pieno di insidie: come è noto – travolto dall’inchiesta giornalistica sul “caso Lubrano-Felicità” – è stato costretto ad annunciare che non ripresenterà la candidatura a sindaco di Pignataro Maggiore alle amministrative del prossimo anno, mentre si attendono i risultati degli accertamenti della prefettura e della magistratura sull’inquietante vicenda. Il sindaco pignatarese ha infatti firmato in data 4 luglio 2019 un accordo di partenariato, incredibilmente per iniziative anti-camorra, con il “Gruppo sociale La Felicità”, associazione culturale i cui componenti del consiglio direttivo risultavano essere tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it