Uno straordinario Benito Jacovitti (1923-1997), con il libro “Jacovitti – Gionni Peppe e Gionni Lupara” (Edizioni NPE, 128 pagine, 11,90 Euro), si presenta con un autentico capolavoro ai lettori più giovani che non l’hanno mai conosciuto e ai più anziani che non hanno mai smesso di amare il grande fumettista. Apparsi originariamente su “Linus” nel 1973 e nel 1974 e mai rilegati in un unico volume, Gionni Peppe e Gionni Lupara sono due dei mitici personaggi di Jacovitti. Oltre 100 pagine di humour allo stato puro, fresco e frizzante; storie che appaiono, per la prima volta, come l’autore le aveva volute: a colori! Premio Speciale della Giuria a Romics 2014, Miglior fumetto per ragazzi al Gran Premio Autori ed Editori 2014.
L’introduzione di Luca Boschi contestualizza i personaggi, sia nell’ambito della ricchissima produzione dell’autore, sia nei riferimenti alla situazione storica e politica del periodo di pubblicazione. Inoltre, grazie all’accurata stesura di annotazioni in appendice, al lettore è fornita ampia spiegazione sulle relazioni delle vignette con l’attualità del periodo e anche su varianti e censure che furono apportate al fumetto nel corso degli anni. Ad arricchire la parte testuale anche il contributo di Andrea Sani (“Tutti i gangster di Jacovitti: da Jak Mandolino a Gionni Peppe”), il quale racconta dei progenitori dei due personaggi di Jacovitti pubblicati da “Linus”, inquadrandoli nel filone del cosiddetto “gangster-movie”.
Benito Jacovitti, in arte Jac o anche Lisca di pesce, è stato un inarrestabile narratore di storie a fumetti. Esordisce nel 1939 sulla rivista “Il Brivido”, e nel 1940 approda a “Il Vittorioso” con la sua prima storia a fumetti “Pippo e gli inglesi”. Nel 1957 crea Cocco Bill, l’infallibile cowboy che preferisce la camomilla al whisky, il suo personaggio più famoso, protagonista di oltre novanta avventure. Nella sua sterminata produzione, intrisa di quell’umorismo surreale che caratterizza la sua creatività, accompagna anche i ragazzi a scuola grazie al suo celeberrimo “Diario Vitt”. Pippo, Pertica e Palla, Cip e Gallina, la Signora Carlomagno, Jak Mandolino e Pop Korn, Baby Tarallo, Tom Ficcanaso, Zorry Kid, Gionni Peppe e Gionni Lupara sono solo una parte dei moltissimi altri personaggi ideati nel corso della sua eccezionale carriera. “I guai di Jacovitti si concretizzano, però –scrive Luca Boschi -, quando il Nostro scende in modo diretto sul terreno della politica. Nel n. 10 del mensile (ottobre 1973), il grande fumettista raffigura una scatola con le tessere dei ‘partiti democratici’: naturalmente sono tutte del PCI, come a dire che la patente di ‘democratico’, secondo gli ottusi comunisti italiani, spetta soltanto a loro. A pagina 115 della stessa puntata di Gionni Peppe troviamo raffigurato un nuovo libro, questa volta scritto da Fortebraccio, pseudonimo di Mario Melloni, l’opinionista satirico de ‘L’Unità’. Il titolo è La satira in URSS, e dal volume esce una catena con una palla di ferro inequivocabilmente simile a quelle applicate alle caviglie dei carcerati; vi si legge la truce scritta ‘Manicomio o Siberia’”.
Red. Cro.