L’America del Nord presenta un complesso panorama religioso in cui i multiformi elementi delle culture e delle credenze dei nativi, durante il corso dei secoli, si sono incontrati e sincretizzati sia con il monoteismo importato – e spesso imposto – dai colonizzatori europei sia con l’immenso paradigma magico-sacrale giunto insieme agli schiavi deportati dall’Africa per l’impiego nelle piantagioni. Tale complessità di forme e di espressioni può essere colta e approfondita grazie al “Dizionario delle religioni del Nordamerica” (Jaca Book, 300 pagine, 40 Euro) a cura di Mircea Eliade, libro facente parte della collana della casa editrice che risponde al progetto dello storico delle religioni rumeno di trasformare “L’Enciclopedia delle Religioni”, edita solo in lingua inglese, in volumi indipendenti ai fini della diffusione nelle librerie italiane.
Il “Dizionario delle religioni del Nordamerica” è dedicato alla trattazione dei fenomeni religiosi, o variamente legati alla sfera del sacro e del magico, che si sono sviluppati nell’America del Nord e quindi il contenuto rispecchia la particolare storia religiosa del continente, alternando definizioni di carattere generale dedicate alle tradizioni indigene a lemmi sulla presenza e lo sviluppo delle religioni monoteistiche in quei territori. Di notevole interesse è la presenza di numerose voci dedicate sia alle credenze e alle pratiche religiose di singole popolazioni o gruppi di popolazioni dell’America settentrionale quali Apache, Inuit, Irochesi, Lakota, Navajo e Piedi Neri, sia alcune che forniscono notizie biografiche sulle principali guide spirituali o profetiche dei nativi: nomi suggestivi come Alce Nero, Neolin e Wovoka che riecheggiano epoche arcaiche e uno stretto legame con il mondo della natura, degli animali e della pratica venatoria. Il volume analizza inoltre modalità di espressione che nelle Americhe hanno caratterizzato fenomeni o concezioni universalmente diffusi nel mondo delle religioni e aspetti che descrivono tradizioni culturali specifiche di estrema rilevanza per la definizione della struttura dei sistemi religiosi americani quali la Danza degli Spiriti e quella del Sole.
Va segnalato un interessante e corposo approfondimento sul tabacco e sul suo utilizzo in campo rituale e farmacologico. La nicotiana, la pianta appartenente alla famiglia delle solanaceeda cui si ricava quello che comunemente è chiamato tabacco, ebbe origine in America circa ottomila anni fa. Il suo utilizzo era molto diffuso a scopo ricreativo, terapeutico, ma soprattutto religioso: era ampiamente utilizzata infatti per indurre la tranceestatica e visionaria tipica dello sciamanesimo. Per tali motivi era considerata una pianta talmente importante da meritare mitologie relative alla sua nascita e la presenza in numerosi racconti tradizionali. Il rituale della pipa, che i nativi chiamano calumet, assumeva anche una funzione che è possibile definire politica: attraverso di esso venivano sigillati, dai capi tribù seduti in cerchio davanti al fuoco, patti di caccia, alleanze militari e traffici economici.
Massimiliano Palmesano