Un romanzo di Isaka Kotaro racconta sette killer a bordo di un “treno proiettile”

Un romanzo di Isaka Kotaro racconta sette killer a bordo di un “treno proiettile”

Il romanzo di Isaka Kotaro, “I sette killer dello Shinkansen” (Einaudi, 552 pagine, 21 Euro, traduzione di Bruno Forzan), a giudizio di “The Times” è “divertente e incalzante, pieno di colpi di scena e di sorprese, sembra una miscela di Tarantino e fratelli Coen”; per “The Japan Times” “se quello che volete è un romanzo intelligente, ben scritto e pieno d’azione, non cercate oltre”. La trama: un treno partito da Tokyo e lanciato a trecento all’ora nella campagna giapponese, una valigia piena di soldi nascosta in una delle carrozze e sette assassini pronti a entrare in azione. Oji ha la faccia innocente di uno studente per bene, in realtà è un pericoloso psicopatico: è lui ad aver mandato in ospedale il figlio di Kimura, che ora si trova sullo Shinkansen – il “treno proiettile” – per vendicarsi. Ma Kimura e Oji non sono gli unici passeggeri pericolosi: Nanao, a suo dire l’assassino più sfigato del mondo, e la letale coppia formata da Mikan e Lemon sono sullo stesso treno. Chi o che cosa li ha riuniti in una manciata di vagoni? E chi arriverà vivo all’ultima stazione? Il tutto in un meccanismo narrativo micidiale, in cui tensione e adrenalina si susseguono fino all’ultimo, straordinario, colpo di scena.
Si leggono atmosfere come quella che segue: “Tirata fuori la pistola dal giubbotto nero, estrasse dal sacchetto di carta che teneva ancora in mano un oggetto di forma cilindrica. Era un silenziatore, che avvitò all’estremo della canna. Non eliminava del tutto il rumore dello sparo, ma applicato alla piccola calibro 22 lo riduceva a uno più leggero di quello provocato da una pistola giocattolo. Fece un cenno di assenso rivolto allo specchio, poi infilò l’arma nella busta di carta e uscì dal bagno (…). Entrò nella carrozza numero sette. Le file ai lati del corridoio erano formate da due sedili a sinistra e tre a destra, con gli schienali tutti rivolti nella stessa direzione. Infilò la mano nel sacchetto di carta afferrando la pistola, e continuò a camminare con ampia falcata contando le file”.
L’autore, Isaka Kotaro, è uno dei più celebri scrittori giapponesi di “crime” e non solo. Nel corso della sua carriera ha vinto tra gli altri lo Shincho Mystery Club Prize, il Mystery Writers of Japan Award, il Japan Booksellers’ Award e lo Yamamoto Shugoro Prize. Da “I sette killer dello Shinkansen” è stato tratto il film con Brad Pitt e Lady Gaga.

Red. Cro.

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