Un maggio così freddo e piovoso non si era mai visto. Da nord a sud, venti e temporali si sono impossessati della penisola, confermando un’inversione delle stagioni: si è passati da un inverno secco, con temperature sopra la media e scarse precipitazioni a una primavera che ha portato con se acquazzoni e gelo.
Pare, stando a quanto dicono gli esperti, che il mese di maggio proseguirà estremamente instabile e fresco, con temperature talora autunnali su alcune regioni. La colpa di questa instabilità constante risiede nell’anomalo posizionamento degli anticicloni, i quali continuano a puntare il Nord Europa, lasciando il Mediterraneo centrale e quindi l’Italia continuamente esposti a irruzioni di aria fredda .
Il maltempo non sembra risparmiare nemmeno la Campania. Più volte, solo nel mese di maggio, la protezione civile della Regione è stata costretta a diffondere l’allerta meteo mettendo in guardia i cittadini dai possibili rischi idrogeologici: ruscellamenti superficiali con possibile trasporto di materiale, allagamenti di locali interrati e posti a pian terreno, innalzamento dei corsi d’acqua minori e conseguente inondazione delle zone limitrofe, fenomeni di fuoriuscita dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche.
Nella prossima settimana solo il Sud ma anche il Centro Italia, sebbene in misura più marginale, potrebbero sperimentare una fase più stabile, soleggiata ma soprattutto calda,con primi over 28°C da non escludere sulle regioni meridionali. Questo non preclude il passaggio di tanto in tanto di qualche rovescio o temporale.
Il Nord rimarrà probabilmente invece ai margini, con ancora possibilità di acquazzoni, specie su Alpi e Nordovest come riferito dal sito meteo dell’Ansa.
Non pochi sono stati i danni provocati da questa strana e folle primavera all’agricoltura: gli sbalzi termici hanno danneggiato i raccolti di frutta e verdura rischiando di compromettere seriamente la produzione nazionale, mentre i forti venti hanno distrutto serre e vigneti.
“Il maltempo fuori stagione ha colpito la Penisola in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a fare i primi frutti” sottolinea la Coldiretti.
Sembra proprio che sulle nostre tavole non vedremo molta frutta fresca di stagione.
I danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne ammonterebbero a milioni di euro.
Viste le grosse quantità d’acqua cadute, non si possono escludere anche danni all’ambiente dovuti alle acque di prima pioggia in Campania che spesso si presentano cariche di inquinanti di varia natura. La loro composizione le rende particolarmente pericolose per l’ambiente se non sottoposte a particolari trattamenti.
Per l’estate vera e propria non ci resta che attendere gli ultimi giorni di maggio e i primi di giugno.
C. S.