PIGNATARO MAGGIORE – Un altro segnale di grave crisi del magliocchismo: il traballante sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, con decreto numero 3 del registro generale, in data 16 febbraio 2021, ha revocato un suo precedente decreto del 20 giugno 2016, contrassegnato dal numero 17. Per effetto di tale decisione, la consigliera comunale Rosa Pettrone non fa più parte dell’Assemblea del Consorzio ASI (Area sviluppo industriale) di Caserta quale rappresentate del Comune di Pignataro Maggiore. Al posto di Rosa Pettrone subentra un soggetto che Giorgio Magliocca conosce molto bene: cioè se stesso. A corredo di questo nostro articolo pubblichiamo il citato decreto magliocchiano numero 3 del 16 febbraio 2021. Dalla lettura del documento non si comprendono le motivazioni del provvedimento, ma da fonti solitamente bene informate su quanto avviene a Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, si conferma che Giorgio Magliocca è sempre più solo, arroccato nel suo bunker, ormai completamente disintegrato dall’esplodere del “caso Lubrano-Felicità”. L’unica soluzione sarebbe quella di dimettersi, ma Giorgio Magliocca si ostina a non mettere fine alla sua disastrosa esperienza politico-amministrativa, cosa più che ovvia dopo aver incredibilmente firmato un accordo di partenariato per manifestazioni anti-camorra con l’associazione “Gruppo sociale La Felicità”, i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato.
Del tutto rintronato dal “caso Lubrano-Felicità”, Giorgio Magliocca – come dicono alcuni allegri buontemponi di Palazzo Scorpio – potrebbe pure silurare i quattro suoi assessori e nominare se stesso per tutte le poltrone comunali. Mentre attende altre tragicomiche iniziative magliocchiane, l’opinione pubblica ha intanto acceso i suoi riflettori sulle decisioni che la prefettura e la magistratura vorranno prendere sull’accordo tra il sindaco pignatarese e l’associazione culturale legata alla famiglia Lubrano. Un caso unico al mondo, tanto più che Giorgio Magliocca nella sua qualità di presidente della Provincia fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it