Uniti per la Rinascita Calena chiede le dimissioni dell’Amministrazione Marrocco: Epilogo di una sciagura

Uniti per la Rinascita Calena chiede le dimissioni dell’Amministrazione Marrocco: Epilogo di una sciagura

CALVI R. – Il momento di difficoltà politica dell’Amministrazione comunale diventa per l’ennesima volta l’occasione per gli attacchi dell’opposizione. Il gruppo di “Uniti per la Rinascita Calena” stila un elenco di quelle che sarebbero le mancanze dell’attuale Amministrazione comunale. “A circa due anni dal suo insediamento – scrive la compagine guidata da Giovanni Lombardi -, l’amministrazione Marrocco è stata capace di creare un malcontento come non era mai successo a Calvi prima d’ora. Ci limitiamo a citare solo alcuni dei disastri amministrativi che la loro incapace ed incompetente azione politica ha prodotto fino ad oggi. 1. Totale assenza di manutenzione stradale; 2. paese sporco, spazi verdi abbandonati, gravissimi ritardi nel ritiro dell’immondizia; 3. Carenza costante di acqua per intere giornate in molte zone del paese; 4. Profonda disorganizzazione degli uffici comunali generata dal continuo turnover delle figure di responsabilità; 5. Assenza di contatto col pubblico e con la popolazione in genere; 6. Assessori totalmente inefficienti ed un vicesindaco di cui si sono completamente perse le tracce dal giorno della sua proclamazione; 7. Folklore e tradizioni locali tristemente messi da parte (basti pensare al carnevale e all’estate calena); 8. Aumento massimale di Tasi (tassa sui servizi) e Tari (tassa sui rifiuti); 9. Struttura polivalente lasciata incompiuta; 10. Parco caleno finito nel dimenticatoio; 11. Aumento massimale del ticket per la mensa scolastica; 12. Situazione “appalti pubblici” da chiarire in diversi punti”. Critiche pesanti che trovano una chiusa sulla nuova richiesta di dimissioni: “Alla luce di tutto ciò, noi del gruppo Uniti per la rinascita calena, unitamente all’intera popolazione, chiediamo quale sia il motivo per cui questa ridicola maggioranza debba perseverare in questo scempio amministrativo e, con voce sempre più grossa, chiediamo al sindaco, agli assessori, al presidente del consiglio ed ai consiglieri di maggioranza una presa d’atto del loro fallimento ed un atto di responsabilità per il bene del paese: DIMETTETEVI!”.

Red.

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