Uno sguardo inedito sull’Europa medievale nel libro di Chris Wickham

Uno sguardo inedito sull’Europa medievale nel libro di Chris Wickham

Tra tutte le epoche storiche di certo il Medioevo è quella che, soprattutto nell’ultimo secolo, ha interessato tantissimi studiosi – autori di una mole considerevole di volumi – e una folla di appassionati. Molte volte però intorno a quei dieci secoli che vanno dal 500 al 1500 si sono costruiti anche degli stereotipi e luoghi comuni che Chris Wickham, uno dei più importanti medievisti a livello mondiale, nel suo ultimo libro “L’Europa nel Medioevo” (444 pagine, 34 Euro, Carocci editore) decostruisce in modo vivace e puntuale.
Wickham, attualmente docente di storia medievale all’Università di Oxford, riesce a fornire uno sguardo nuovo sulle vicende del continente europeo attraverso  la storia medievale, utilizzando come filo conduttore il cambiamento. Ciò che infatti di solito chiamiamo “periodo medievale” o “Medioevo” durò un migliaio d’anni, alla fine dei quali l’Europa, campo di studio privilegiato del volume, risultava un luogo ben diverso da quello che era stato agli inizi. Nei primi tempi a dominare c’era stato l’impero romano, che aveva unificato metà del continente separandolo bruscamente dall’altra metà; mille anni dopo l’Europa aveva assunto la complicata struttura che mantiene quasi invariata ancora a tutt’oggi, con la maggior parte degli attuali Stati già in qualche modo riconoscibile.- L’obiettivo del libro è mostrare come si è sviluppato questo cambiamento e quale importanza ha avuto.
Per Wickham infatti la storia non è teleologica, ovvero lo sviluppo storico non si dirige verso un approdo finale, ma viene da una determinata situazione. E il periodo medievale, così pieno di energie, risulta interessante di per sé e non ha bisogno di essere convalidato da qualsivoglia sviluppo successivo. Ciò non vuole significare che la storia medievale dell’Europa consista semplicemente in un turbinio di eventi senza alcuna struttura soggiacente, anzi il Medioevo mostrò dei chiari momenti di svolta che diedero forma all’intero periodo e anche a parte del nostro mondo contemporaneo.
La caduta dell’impero romano d’Occidente nel V secolo, la crisi dell’impero d’Oriente di fronte all’ascesa dell’Islam nel VII, la forza dell’esperimento carolingio alla fine dell’VIII e nel IX, l’espansione demografica ed economica dal X al XIII, la Peste nera e lo sviluppo delle strutture statali nel XIV, sono solo alcuni tra i principali momenti di cambiamento analizzati all’interno del volume. Ad ognuno dei quali l’autore dedica un capitolo, interrogando sempre le attese del lettore con una straordinaria messe di informazioni e riflessioni.

Massimiliano Palmesano

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