Usura ed estorsione: i carabinieri di Calvi Risorta e Pietramelara fermano tre persone

Usura ed estorsione: i carabinieri di Calvi Risorta e Pietramelara fermano tre persone

CALVI R. – Nell’ambito di una delicata inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i militari delle Stazioni dei carabinieri di Calvi Risorta e Pietramelara, su ordine del Gip, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, accusati in concorso in usura ed estorsione continuata ed aggravata. Gli indagati a cui sono state applicate le misure cautelari sono Giuseppe Sauchella, trentanovenne di Pietramelara, Achille Sauchella, quarantatreenne di Pietramelara, e Salvatore Sauchella, sessantatreenne di Pietramelara.

L’inchiesta nasce nell’estate del 2013, quando uno degli imprenditori vittima di usura, esasperato dalle continue vessazioni e richieste di denaro, è stato costretto a scappare all’estero per sottrarsi alle pressanti richieste degli arrestati. Ciononostante, gli indagati avevano iniziato a rivolgere le proprie malevoli attenzioni nei confronti dei familiari dell’imprenditore: tale circostanza ha indotto quest’ultimo a mettersi in contatto con le forze dell’ordine, per richiedere il loro urgente intervento a protezione dei propri familiari. Le indicazioni fornite consentivano di individuare nei Sauchella, effettivamente residenti in Pietramelara, i possibili autori delle condotte criminose denunciate dal primo imprenditore e di dare l’avvio ad una mirata attività investigativa, articolatasi prevalentemente nella effettuazione di intercettazioni telefoniche ed ambientali, per effetto delle quali veniva disvelato un giro di denaro prestato con interessi usurari, che mai sarebbe venuto fuori, a causa delle forti sacche di omertà registrate tra le vittime.

Queste ultime, infatti, lungi dal denunciare spontaneamente le pratiche estorsive ed usurarie subite per anni, in occasione delle informazioni rese agli inquirenti, si sono visibilmente mostrate preoccupate per le possibili ritorsioni da parte degli indagati. È stato, in tal modo, raccolto, un grave quadro indiziario a carico dei Sauchella, in relazione ai reati di usura ed estorsione, praticata a danno di cinque imprenditori essendosi accertata la gestione da parte degli stessi, negli anni 2012­2014, di un vasto giro di prestiti di denaro (pari a ca. 100 mila euro) in favore di numerosi soggetti, molti dei quali imprenditori commerciali, con applicazione di tassi di interesse usurari oscillanti tra il 30% ed il 50% su base mensile; venivano inoltre registrati frequenti episodi di intimidazione nei confronti delle vittime, sovente, apertamente minacciate di morte, in caso di inadempimento degli impegni assunti alle scadenze previste.

Sono stati registrati frequenti tentativi, da parte degli stessi indagati, resisi conto ad un certo punto di essere oggetto di attenzione investigativa, di indurre le vittime a rendere versioni di comodo agli inquirenti; realizzando un sistema di inquinamento probatorio che pure è stato posto a sostegno della misura cautelare oggi eseguita. Contestualmente, è stata data esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni immobili, beni mobili e disponibilità finanziarie, essendo stata ricostruita, per effetto di accertamenti delegati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta ­sezione patrimoniale­ in capo agli stessi indagati Sauchella ed ai componenti dei rispettivi nuclei familiari, una accumulazione patrimoniale del tutto sproporzionata rispetto sia ai redditi dichiarati nel corso degli anni sia ai proventi delle attività lavorative. Il provvedimento di sequestro ha riguardato beni immobili, tra cui una villa di oltre 13 vani, per un valore complessivo superiore ai 500.000,00 euro, autovetture di lusso e conti correnti nella disponibilità degli indagati e dei loro prossimi congiunti, i cui saldi attivi risultano in fase di accertamento.

Red. cro.

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