Venerdì 4 maggio: Glauco Mauri e Roberto Sturno in “Edipo” di Sofocle, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

Venerdì 4 maggio: Glauco Mauri e Roberto Sturno in “Edipo” di Sofocle, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

CASERTA –                                              Da venerdì 4 a domenica 6 maggio 2018

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

(feriali ore 20.45, domenica ore 18.00)

info 0823444051

Compagnia Mauri Sturno, Fondazione Teatro della Toscana

presentano

Glauco Mauri, Roberto Sturno

in

Edipo 

 Edipo Re – Edipo a Colono

di Sofocle

regie di

Andrea Baracco – Edipo Re

Glauco Mauri – Edipo a Colono

con

Ivan Alovisio, Elena Arvigo

Laura Garofoli, Mauro Mandolini

Roberto Manzi, Giuliano Scarpinato

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

musiche Germano Mazzocchetti

A distanza di vent’anni la Compagnia Mauri Sturno ritorna a mettere in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi registi: Glauco Mauri, per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re.

Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro.

Edipo Re e Edipo a Colono sono due capolavori fondamentali nella storia dell’uomo, per gli interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano.

La storia di Edipo è la storia dell’UOMO, perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere. Edipo Re e Edipo a Colonosono due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle, ed è nell’accostamento di questi due grandi testi che poeticamente si esprime e compiutamente si racconta la “favola” di Edipo alla ricerca della verità.

Alla fine del suo lungo cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma afferma anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire.

Edipo è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere ed è pronto a essere distrutto purché sia fatta luce. Solo nell’interrogarci comincia la dignità di essere uomini. E’ questo che Sofocle con la sua opera immortale dice a tutti noi.

Convinti che il Teatro sia un’arte che può e deve servire “all’arte del vivere” affrontiamo queste due opere classiche per trovare nelle radici del nostro passato il nutrimento per comprendere il nostro presente, questo è il nostro impegno e il nostro desiderio.”

Andrea Baracco, Glauco Mauri

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