Venerdì 6 dicembre: Vinicio Marchioni e Giuseppe Zeno ne “I soliti ignoti”, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

Venerdì 6 dicembre: Vinicio Marchioni e Giuseppe Zeno ne “I soliti ignoti”, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

CASERTA – Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre 2019 al  Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

(feriali ore 20.45, domenica ore 18.00) info 0823444051

Gli Ipocriti Melina Balsamo

presenta

Vinicio Marchioni, Giuseppe Zeno

ne

I soliti ignoti

tratto dalla sceneggiatura di Mario Monicelli, Suso Cecchi D’amico, Age & Scarpelli

adattamento teatrale Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli

 

con

Augusto Fornari

Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso

Ivano Schiavi, Marilena Anniballi

 

scena Luigi Ferrigno

costumi Milena Mancini
luci Giuseppe D’Alterio

musiche Pino Marino

regia Vinicio Marchioni

 

Sabato 7 dicembre alle ore 18.30, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Vinicio Marchioni, Giuseppe Zeno e la compagnia saranno ospiti del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

La commedia è la prima versione teatrale del mitico film con la regia di Mario Monicelli uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia e non solo.
Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri sbarcano sulle scene rituffandoci nell’Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura originale senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere vicina quell’epoca lontana.

Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti Ignoti per me è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman.

Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato.

È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia.

Vorrei restituire sulla scena l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza. Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili. Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada.

 

Vinicio Marchioni

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