CALVI R. – Il “minimo comune multiplo” rappresentato dalla vicinanza (amicale e politica) con il Presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, probabilmente deve aver aiutato le parti a trovare un accordo sull’ormai lunga vertenza tra il Comune di Calvi Risorta e l’E.so.gest Ambiente srl, risolta il mese scorso con una transazione. La questione prende avvio il primo luglio del 2011, quando l’Ufficio tecnico affidò il servizio di smaltimento della frazione umida alla società della famiglia Sorbo fino al marzo del 2012. Due mesi dopo (il 10 maggio del 2012), a causa di un ricorso presentato dall’amministratore delegato della società, Luciano Sorbo – rappresentato dall’avvocato Giovanni Nacca -, l’Ente caleno si vide recapitare un decreto ingiuntivo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con il quale l’E.so.gest chiedeva 81.365,92 euro – oltre a 2.366,00 euro di interessi legali e a 1.668 euro di spese della procedura – al Comune per il mancato pagamento di fatture scadute e non pagate.
La Giunta comunale – con delibera numero 50 del 28.06.2012 – autorizzò il sindaco a resistere nel giudizio presso il Tribunale sammaritano, attraverso l’opposizione al decreto ingiuntivo e nominando (quale rappresentante dell’Ente) l’avvocato Nicola Capezzuto (con studio a Calvi Risorta). Alla fine del primo round tra le due parti, il 5 febbraio 2013 la Prima sezione ha concesso la provvisoria esecuzione parziale al decreto ingiuntivo ordinando al Comune di pagare i primi 60.287,92 euro (poi corrisposti il 12 settembre). Con nota protocollata il 5 agosto scorso, i due legali (Capezzuto e Nacca) proposero uno schema transattivo di 8.271,10 euro per competenze legali della procedura di ingiunzione e del giudizio di opposizione.
Di fronte alle richieste dell’avvocato Nacca (che a novembre ha richiesto 4.734,54 euro sulla base del decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo), il legale della Giunta Caparco – il 10 dicembre scorso – ha trasmesso un ulteriore schema di proposta transattiva concordata con l’avvocato dell’E.so.gest, che prevede il pagamento di 7.699,10 euro. Ipotesi caldamente sostenuta dallo stesso Capezzuto il quale “invita il comune ad addivenire a una definizione bonaria del giudizio, mediante transazione, ritenendo la proposta di cui alla nota prot. 14058 del 10/12/2013 senz’altro vantaggiosa”. Così, riponendo massima fiducia nell’avvocato di parte e non portando la questione in sede di Consiglio comunale (secondo il revisore dei conti, la somma da versare ai Sorbo non sarebbe da considerare un “debito fuori bilancio” e quindi se ne poteva occupare l’organo esecutivo), la Giunta comunale, con delibera numero 155 del 19 dicembre, ha approvato la transazione, versando i 7699 euro.
Qualche buontempone ha sottolineato che alla fine tra amici si trova sempre un accordo. Le parti, infatti, hanno un “amico” in comune che si chiama Domenico Zinzi. Il Presidente della Provincia, oltre a essere esponente di primo piano del partito al quale avrebbe aderito il primo cittadino Caparco qualche tempo fa, è molto vicino ai Sorbo, tanto da aver fatto tappa nel loro impianto in località Torre Lupara a Pastorano, nella campagna elettorale del 2010. Per ironia della sorte, inoltre, lo stesso avvocato Capezzuto viene da una famiglia di zinziani (anche se nell’ultima campagna elettorale, l’onorevole marcianisano avrebbe preferito recarsi in casa di un’altra famiglia calena, meno politicizzata ma più influente dei Capezzuto). Insomma, molte spesso le amicizie servono a risolvere anche le controversie più antipatiche.
Red.