BELLONA – Nella mattinata odierna, presso l’uffici comunali di Bellona, sono state protocollate le 519 firme dei cittadini bellonesi in riguardo alla petizione popolare per l’installazione di un sistema di videosorveglianza nei punti cardine della Città. La petizione, promossa inizialmente dagli attivisti del “Movimento 5 Stelle” e poi allargata alle altre compagini sociali e politiche cittadine e che vede come primi firmatari Vincenzo Carusone e Dario Aurilio, è stata indirizzata: al Sindaco di Bellona, il dott. Filippo Abbate; al Segretario Comunale dell’Ente, il dott. Giuseppe Fiorillo; al Presidente del Consiglio Comunale, la dott.ssa Marianna De Filippo. Tale petizione, che porta complessivamente 519 firme di cittadini elettori del Comune di Bellona, è stata presentata in virtù degli articoli 61 e 62 dello Statuto Comunale della Città di Bellona. I promotori e firmatati della petizione, si sono attivati per chiedere alle autorità comunali dei mirati interventi in tema di sicurezza e del contrasto ai fenomeni di criminalità in città, dove si registrano atti delinquenziali come episodi vandalici, danneggiamenti, furti o abbandono dei rifiuti in strada. In specifico, è stato chiesto nell’introduzione di un sistema comunale di videosorveglianza che aiuti anche le attività delle forze dell’ordine. In merito all’installazione della video-sorveglianza sui territori comunali, ogni anno giungono incentivi economici ministeriali e regionali, indirizzati all’incremento della sicurezza urbana e del controllo dei fenomeni criminosi. Infatti, basterebbe installare nei punti d’ingresso della cittadina e nelle zone con una maggiore frequentazione di persone, un sistema di video-sorveglianza ed allacciato ad una “cabina di regia” collocata presso il Comando della Polizia Municipale, così come già avviane nei comuni limitrofi.
La petizione in argomento è prevista dallo Statuto Comunale di Bellona, si legge: “Articolo 61 – Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma collettiva, agli organi dell’amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità. Il regolamento di cui al 5 comma dell’art. 58 determina la procedura della petizione, i tempi, le forme di pubblicità e l’assegnazione all’organo competente, il quale procede nell’esame e predispone le modalità di intervento del comune sulla questione sollevata o dispone l’archiviazione qualora non ritenga di aderire all’indicazione contenuta nella petizione. In questo ultimo caso, il provvedimento conclusivo dell’esame da parte dell’organo competente deve essere espressamente motivato ed adeguatamente pubblicizzato. La petizione è esaminata dall’organo competente entro giorni 60 dalla presentazione. Se il termine previsto al 3 comma non rispettato, ciascun consigliere può sollevare la questione in consiglio, chiedendo ragioni al Sindaco del ritardo o provocando una discussione sul contenuto della petizione. Il Sindaco è comunque tenuto a porre la petizione all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio. La procedura si chiude in ogni caso con un provvedimento espresso, di cui garantita al soggetto proponente la comunicazione. Articolo 62 Proposte – Qualora un numero di elettori del comune non inferiore a 500 avanzi al Sindaco proposte per l’adozione di atti amministrativi di competenza dell’Ente e tali proposte siano sufficientemente dettagliate in modo da non lasciare dubbi sulla natura dell’atto e il suo contenuto dispositivo, il Sindaco, ottenuto il parere dei responsabili dei servizi interessati trasmette la proposta unitamente ai pareri all’organo competente entro 60 giorni dal ricevimento. L’organo competente può sentire i proponenti e deve adottare le sue determinazioni in via informale entro 30 giorni dal ricevimento della proposta. 3. Le determinazioni di cui al comma precedente sono pubblicate negli appositi spazi e sono comunicate formalmente ai primi tre firmatari della proposta”.