CASAL DI PRINCIPE – Nel primo pomeriggio di sabato 20 marzo u.s., nell’ambito dei predisposti servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto un pluripregiudicato di Casal di Principe dedito allo spaccio di stupefacenti:
M.V. , di anni 23, residente in Casal di Principe, gravato da vari precedenti di polizia, tra cui ricettazione e detenzione illegale di arma comune da sparo provento di furto, nonché per detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
Già noto agli Agenti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna per essere stati proprio questi ultimi a trarlo in arresto nel 2016 poichè trovato in possesso di numerose quantità di sostanze stupefacenti, nel pomeriggio dello scorso sabato, M.V. veniva sorpreso dagli Agenti in Casal di Principe, con indosso varie dosi di sostanza stupefacente.
Predetto, mentre viaggiava a bordo di un’autovettura condotta da un altro pregiudicato locale, (peraltro figlio di un noto affiliato al clan dei casalesi attualmente detenuto) dopo aver ottemperato regolarmente all’ALT intimatogli dagli Agenti di Polizia, unitamente al suo compagno, iniziava a manifestare segni di palese nervosismo, fatto che immediatamente ingenerava negli Agenti il fondato sospetto che gli stessi potessero nascondere qualcosa.
Difatti, sottoposti entrambi a perquisizione personale sul posto, il M.V. veniva trovato in possesso di una modesta quantità di sostanza stupefacente.
Il successivo esame della sostanza rinvenuta, eseguito presso il Posto di foto segnalamento del Commissariato di Aversa, ove i due fermati venivano altresì sottoposti ai rilievi fotografici, evidenziavano che la sostanza rinvenuta indosso al M.V. era costituita da un unico pezzo cocaina, da cui sarebbero state ricavate numerosi dosi singole, e Marijuana.
Per quanto sopra accertato, al termine degli adempimenti di rito il M.V. veniva tratto in arresto, previa comunicazione al Sostituto Procuratore di Turno presso il Tribunale di Napoli NORD, la quale disponeva che l’arrestato venisse associato al Carcere di Santa Maria Capua Vetere, ove attualmente trovasi ancora ristretto.
Nei confronti del conducente dell’autovettura, privo di patente di guida, venivano redatte le contestazioni amministrative ai sensi del vigente CDS.
C.S.