CALVI R. – In attesa di una decisa opera di bonifica del territorio, si assiste ancora all’emissione di provvedimenti tampone per cercare di tutelare la salute pubblica. L’ultimo caso in ordine di tempo arriva – manco a dirlo – da Calvi Risorta, dove il sindaco Giovanni Lombardi ha emesso una nuova ordinanza per il divieto temporaneo di utilizzo dell’acqua (per usi potabili e incorporazioni negli alimenti e bevande) in località Rio Lanzi.
L’ordinanza numero 63 del 14 settembre 2017 è stata emessa dopo che presso l’Ente caleno sono arrivati i risultati delle analisi alle acque sotterranee. Il primo cittadino, infatti, aveva richiesto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vedere il risultato dei rilievi tecnici effettuati nell’area ex Pozzi-Iplave. Da tali accertamenti effettuati dall’Arpa Campania, è emerso che in alcune zone (quella identificata con le lettere PZI), ci sarebbe il superamento della CSC relativa ai PCB.
Va ricordato che nel marzo di quest’anno il commissario prefettizio del Comune di Calvi Risorta, Umberto Campini, prese la stessa decisione sempre su input dell’Asl di Caserta; e che già nell’aprile del 2014 (leggi qui) l’Asl e l’Arpac denunciarono una contaminazione da Escherichia Coli proprio del Rio Lanzi, per la quale il valore della presenza del batterio nell’acqua aveva superato di circa 8 volte il limite tabellare.
Leggi l’ordinanza: ordinanza-n-63-del-14-09-2017
Red.