PIGNATARO MAGGIORE – Potrebbe essere una vigilia di provvedimenti giudiziari a Pignataro Maggiore. L’attesa è nata a seguito di due deliberazioni di Giunta comunale con le quali è stato dato il via libera – su richiesta di carabinieri e polizia – all’accesso telematico diretto degli investigatori alla banca dati informatizzata dell’ufficio anagrafe. La prima richiesta è arrivata al Comune di Pignataro Maggiore il 20 dicembre 2017 ad opera del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Caserta; istanza recepita con la deliberazione di Giunta comunale numero 13 del 23 gennaio 2017 approvata all’unanimità dei presenti: il sindaco Giorgio Magliocca, il vicesindaco Antonio Palumbo e gli assessori Rossella Del Vecchio e Vincenzo Romagnuolo. Assente alla seduta l’assessore Gerardo Del Vecchio. È invece del successivo 2 febbraio 2018 la richiesta della Questura di Caserta (in particolare la Digos) accolta con deliberazione di Giunta comunale numero 28 dell’8 marzo 2018 approvata all’unanimità dei presenti (assente il vicesindaco Antonio Palumbo).
Vedremo se queste iniziative di carabinieri e polizia porteranno a penetranti indagini sulle cosche camorristico-mafiose e i loro rapporti con politici e imprenditori nella famigerata città conosciuta quale “Svizzera dei clan” o se si tratta degli atti preliminari per il solito fascicolo contro i giovani del centro sociale “Tempo rosso”.
Terremo ovviamente informati – nell’uno o nell’altro caso – i nostri pochi ma affezionati e curiosi lettori. Intanto pubblichiamo le due citate deliberazioni di Giunta comunale e le relative convenzioni stipulate tra il Comune di Pignataro Maggiore da una parte e da carabinieri e Digos dall’altra.
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it