CALVI R. – Si è svolta domenica 18 maggio, come annunciato, la Conferenza Popolare indetta dal Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a biomasse, un momento di discussione pubblico e democratico pensato in contrapposizione alla chiusura ottusa dietro la quale si sono trincerati gli sponsor del famigerato impianto che l’imprenditore dei rifiuti Francesco Iavazzi vorrebbe costruire nel cuore dell’Agro Caleno.
Sul territorio, da mesi, non si parla d’altro e l’unico che ha sempre sostenuto di non saperne nulla è stato proprio il sindaco uscente di Calvi Risorta Antonio Caparco, il quale ha cercato di nascondere l’“affare biomasse” dietro un imbarazzante ed improbabile silenzio. Un gioco puerile ed irresponsabile che è durato ben poco, collassato di fronte alla preparazione ad alla tenacia del movimento popolare che ha dimostrato di avere competenze sufficienti e ragioni da vendere per opporsi a questa ennesima speculazione ai danni del territorio caleno.
A seguito quindi della conferenza-farsa messa in piedi da Caparco in combutta con l’azienda costruttrice, ampiamente disertata dai cittadini, nella quale gli ingegneri pagati da Iavazzi volevano raccontarci delle proprietà benefiche per la salute di un impianto che tratta rifiuti ed a seguito di una vergognosa conferenza dei servizi, frettolosamente e goffamente convocata presso la Regione Campania, nella quale si è cercato di escludere dai lavori le altre amministrazioni comunali dell’Agro Caleno – tutte rigorosamente contrarie all’impianto – il Comitato ha deciso di dare un segno chiaro e forte di dignità e democrazia ridando la parola alle mamme, agli insegnanti, ai medici, ai giovani e ai meno giovani che, in quanto carne e sangue della nostra amata terra, sono i più titolati esperti della materia, gli unici che hanno il diritto di decidere del proprio presente e di progettare il proprio futuro.
La Conferenza Popolare è stata un successo, riscuotendo l’attenzione e la stima dei tanti partecipanti che, in una villa comunale gremita, hanno potuto finalmente approfondire un tema delicato che interessa tutte e tutti, senza gli insulti e le aggressioni da parte di chi si definisce democratico ma si comporta come un podestà. Alle decine di sedie vuote della conferenza-fasa di Caparco e Iavazzi abbiamo contrapposto la partecipazione diretta delle donne e degli uomini dell’Agro Caleno. Molto apprezzato è stato l’intervento del dottor Gaetano Rivezzi di Medici per l’Ambiente, che ha brillantemente esposto i rischi per la salute che derivano da questi impianti, soprattutto se inseriti in un contesto di generale inquinamento come nel caso della ex-Pozzi. Un successo di partecipazione che si evince anche dalle numerose firme contro la centrale a biomasse raccolte.
A questo punto, forti dell’appoggio di tutte le comunità dell’Agro Caleno, rilanciamo in avanti la nostra battaglia, pronti a riscendere in campo con nuove iniziative fino a quando questo scellerato progetto non sarà definitivamente cancellato dall’agenda politica del nostro territorio.
C.S.