Villaggio Coppola, Castel Volturno: il libro di Salvatore Minieri, “Padroni di sabbia”, racconta lo scandalo della città più abusiva d’Italia – Lo scrittore lancia la sfida ai complici silenzi dei politici e pure dei giornalisti

Villaggio Coppola, Castel Volturno: il libro di Salvatore Minieri, “Padroni di sabbia”, racconta lo scandalo della città più abusiva d’Italia – Lo scrittore lancia la sfida ai complici silenzi dei politici e pure dei giornalisti

CASTEL VOLTURNO – Nella nota introduttiva al bellissimo libro del giornalista e scrittore Salvatore Minieri, “Padroni di sabbia” (Edizioni Italia, 232 pagine, 15 Euro), l’ex sindaco di Castel Volturno, Mario Luise, fa una riflessione: “A distanza di oltre quarant’anni dalle prime ordinanze emesse nei confronti delle costruzioni del Villaggio Coppola, spesso mi chiedo se lo rifarei. Avendone l’età, mi sottopongo continuamente a bilanci per rintracciare eventuali errori personali oppure la possibilità di adottare atteggiamenti meno drastici e scelte alternative alla demolizione (…). Di converso, mentre io mi attardo a fare i miei bilanci su un lontano passato, c’è ancora chi – come fa Salvatore Minieri con questo suo lavoro – riscopre e ripropone le vicende di quell’epoca attraverso un suo personale caleidoscopio, libero e analogico”.
Sottotitolo del volume: “Reportage dalla città più abusiva d’Italia”; sembra addirittura una storia inventata, invece ogni cosa è accaduta davvero, così come la racconta Salvatore Minieri con una superba prova di giornalismo d’inchiesta. E’ la storia di un posto per le vacanze di quindicimila persone in una zona che, fino a due mesi prima, riusciva a malapena a contenerne poche centinaia. Terreni sottratti illegalmente e scandalosamente allo Stato per un business privato; espediente spietato per fare di una landa contesa da salsedine e mota bufalina la “perla del Tirreno”, come qualche vecchio cartello si ostina a raccontare, nei pressi della Domitiana, ancora oggi. Chilometri di cemento lineare che si appoggiano sulla costa fragile del sud Italia: è la più grande speculazione edilizia del mondo occidentale; ha ucciso il litorale della provincia di Caserta. Tutto è avvenuto nel silenzio complice della politica, della società e, persino, di chi sapeva di comprare clandestinamente una casa su suolo dello Stato.
Ora che si potranno di nuovo presentare i libri, Salvatore Minieri lancia una sfida a quelli che fanno finta di non vedere e di non sapere, a Castel Volturno e altrove: “Lasceremo una fila di posti completamente libera per giornalisti e politici, li aspetteremo alle presentazioni che inizieranno fra poco per sentirli parlare dei loro silenzi. Non è uno spot, ma una promessa fatta con tutta l’onestà di questo mondo: una fila tutta per voi. Dopo anni di silenzio, potrete finalmente farci capire come mai abbiate perso le parole su scandali del genere”.
La postfazione al libro di Salvatore Minieri è firmata dallo scrittore Sergio Nazzaro, che sottolinea: “Ecco, il nulla diventa la cifra stilistica dei vuoti e dei silenzi che si respirano nei palazzi sventrati. Non c’è nulla, possediamo solo una storia vissuta in prima persona, testimoniata in prima persona, sporcandoci le scarpe e l’anima, non stando seduti in un comodo salotto letterario”. Appunto: il giornalista e scrittore Salvatore Minieri (con “Padroni di sabbia”) non si è rinchiuso in un comodo salotto letterario, dove troppo spesso si coltivano le amicizie “giuste” (quelle col potere), la complicità e l’omertà.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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