VITULAZIO – Di seguito il comunicato stampa di Raffaele Russo, leader del gruppo “Unità e Democrazia”:
Dopo venti anni di “forzato precariato” molti percettori di mobilità hanno perso il lavoro. A Vitulazio è stata decretata la cessazione del rapporto con due percettori di mobilità per effetto di una normativa nazionale (la riforma Fornero) che ha modificato il regime dell’istituto della mobilità, che consentiva l’inserimento in specifiche liste di alcune categorie di lavoratori oggetto di licenziamenti collettivi, con l’obiettivo di favorire il passaggio ad altra impresa o ente, conservando nel frattempo un trattamento di integrazione salariale. Oltre ad esprimere solidarietà a Michele e Raffaele, corre l’obbligo di fare delle considerazioni sulla pregressa gestione di questi rapporti lavorativi. In passato si erano più volte create le condizioni per rendere stabili quei rapporti di lavoro, alcuni Enti hanno utilizzato gli strumenti normativi predisposti dal Governo o dalle Regioni per dare certezza e stabilità a queste categorie di lavoratori. Il Comune di Vitulazio, invece, ha ritenuto opportuno “tirare a campare” e mantenere questi lavoratori in una condizione di soggezione e sudditanza.
Analogo trattamento è stato riservato dalle passate amministratori agli LSU, Lavoratori Socialmente Utili, , anch’essi dipendentii precari che percepiscono una integrazione salariale dal Comune e dall’INPS.
Nel corso dell’ultima consiliatura avevamo più volte sollecitato, attraverso interrogazioni, richieste ed interpellanze, la passata amministrazione ad affrontare la problematica che riguardava queste categorie di lavoratori. Come gruppo politico consiliare di minoranza avevamo anche indicato le procedure da seguire, i vantaggi che sarebbero derivati al Comune (riduzione delle aliquote previdenziali, contributo salariale, ecc…), ma l’ex amministrazione restava sorda ed insensibile alla problematica sollevata.
Il Sig. Sindaco, in tutt’altre faccende affaccendato, non si degnava neanche di una risposta, nonostante le reiterate richieste.
Qualcuno gli ha anche “spontaneamente” reso “servigi” personali a domicilio.
Sig. Prof. Romano Luigi, Lei che negli ultimi venti anni ha ricoperto ruoli ed incarichi politici importanti (Sindaco, Vicesindaco, Assessore, ecc…) dica per quale motivo non ha ritenuto di dare dignità e certezza a questi lavoratori e alle loro famiglie, Lei che aveva promesso di impegnarsi e risolvere queste problematiche?
Oggi è stato il turno di Michele e Raffaele, ai quali esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà, oltre che l’impegno per trovare una soluzione al loro dramma lavorativo ed esistenziale. Domani potrebbe riguardare gli LSU, Antonio, Natalino, Silvana e Battista, gli ultimi precari che ancora “resistono” e che pure hanno ricevuto promesse ed impegni, sempre disattesi.
Vitulazio, 05.01.2018
Il Gruppo Politico “Unità e Solidarietà”
Raffaele Russo
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