Voti in cambio di informazioni sugli appalti pubblici: scagionato in primo grado l’ex consigliere Cecere

Voti in cambio di informazioni sugli appalti pubblici: scagionato in primo grado l’ex consigliere Cecere

SANTA MARIA CV – Era stato accusato di aver ricevuto voti alle elezioni del 2007 in cambio di informazioni date al clan dei Casalesi sugli appalti pubblici in comune. Il gup di Napoli, Andrea Rovida, oggi ha assolto l’ex consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere Francesco Cecere dal reato di associazione mafiosa. L’ex amministratore pubblico, difeso dai legali Raffaele Gaetano Crisileo e Davide De Marco, era stato arrestato il nove novembre del 2011 nell’ambito di un’indagine dei carabinieri coordinata dalla Dda di Napoli.

Cecere era stato accusato da quattro collaboratori di giustizia di aver indicato ai clan camorristici i cantieri sui quali potevano andare a chiedere il pizzo. Nel processo con rito abbreviato il gup ha deciso di ascoltare di nuovo i pentiti, in particolar modo Salvatore Laiso di Trentola Ducenta e Roberto Vargas di Villa Di Briano che, pero’, in udienza si sono contraddetti. Oggi e’ arrivata la sentenza di assoluzione a fronte di una richiesta di condanna di 10 anni di carcere proposta dall’accusa. Francesco Cecere, ancora agli arresti domiciliari, e’ anche imputato in un altro processo, il corso presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Pierluigi Picardi, per il reato di usura.

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