VITULAZIO – Vi proponiamo le notizie rigaurdanti gli avvisi di garanzia che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha fatto recapitare ad Antonio Scialdone, la sorella e ad altre cinque persone.
Nuovo avviso di garanzia per i fratelli Scialdone. I carabinieri di Vitulazio, nei giorni scorsi, hanno notificato un’altra informazione di garanzia a carico di Antonio e Giovanna Lina Scialdone. L’ipotesi di reato contestata è il concorso in abuso d’ufficio, truffa e falsità ideologica. Secondo la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Scialdone avrebbe disposto, illegittimamente, la mobilità di un dipendente del Consorzio Unico di Bacino per le province di Napoli e Caserta presso il Comune di Vitulazio. Il provvedimento è stato consegnato insieme a quello per concorso in corruzione elettorale e abuso d’ufficio che aveva avuto come destinatarie anche altre sei persone. In particolare, secondo i magistrati, Antonio Scialdone avrebbe promesso e fatto ottenere posti di lavoro nel settore rifiuti e benefici di vario genere a diversi cittadini di Vitulazio, in cambio del sostegno e del voto alla sorella, per le elezioni del consiglio comunale di Vitulazio, e alla moglie, Michela Pontillo, candidata alle elezioni regionali del 2010. Per i fratelli Scialdone, poi, in concorso tra loro, la Procura ipotizza il reato di abuso d’ufficio. Giovanna Lisa Scialdone, quale assessore all’Ecologia del Comune di Vitulazio, e il germano, quale istigatore, avrebbero favorito la ditta Ecological Service per l’esecuzione di lavori urgenti di raccolta rifiuti, lavori in realtà già affidati ad altra azienda. Antonio Scialdone avrebbe preannunciato a quest’ultima che avrebbe dovuto effettuare delle opere per un importo di 4500 euro, importo che non avrebbe consentito neanche di coprire i costi. Di fronte al rifiuto della società, l’assessore avrebbe indicato al funzionario del Comune la Ecological Service quale ditta alla quale inviare la richiesta di offerta. I lavori sarebbero, poi, stati effettivamente affidati alla Ecological Service per 8000 euro. (Venerdì 1 Febbraio 2013 – Pagina 15)
Voti in cambio di posti di lavoro o denaro. Nuovo avviso di garanzia per Antonio Scialdone nel mirino della Procura di Santa Maria Capua Vetere insieme ad altre sei persone. I sostituti procuratori Silvio Marco Guarriello e Antonella Cantiello, il 16 gennaio scorso, hanno siglato un’informativa di garanzia a carico di: Antonio Scialdone, 43 anni; la sorella, Giovanna Lina Scialdone, 37 anni; Michele Benincasa, 28 anni; Antonio Colantonio, 25 anni; Lidia Ferraiolo, 63 anni; Alessandro Parrillo, 51 anni; Pietro Natale, 38 anni. Tutti residenti a Vitulazio. Sono accusati, a vario titolo, di concorso in corruzione elettorale e abuso d’ufficio. Secondo la Procura sammaritana, Scialdone avrebbe promesso a Benincasa, che avrebbe accettato, l’assunzione presso il Consorzio Unico di Bacino, in cambio del sostegno e del voto alla sorella, per le elezioni del consiglio comunale di Vitulazio, e alla moglie, Michela Pontillo, candidata alle elezioni regionali del 2010. Benincasa avrebbe, per questo, ricevuto da Scialdone 1000 euro e, dal 1 giugno del 2009, si sarebbe recato al Cub a lavorare in nero. La retribuzione per la prestazione lavorativa svolta gli sarebbe stata corrisposta direttamente da Scialdone. Il dirigente gli avrebbe promesso, in cambio del voto alla moglie, di regolarizzare la sua posizione lavorativa. Dal 20 agosto del 2010, Benincasa sarebbe stato, poi, assunto presso la società Iniziativa Ecologica spa. La magistratura contesta la stessa ipotesi di reato, la corruzione elettorale, anche a Colantonio, Ferraiolo, Parillo e Natale. Colantonio avrebbe accettato l’assunzione presso la Social Security Service. Ferraiolo, invece, avrebbe accettato la somma di 500 euro per il pagamento di una bolletta della luce. Parillo, invece, in concorso con Scialdone, avrebbe promesso e fatto ottenere a Natale somme di denaro e buoni pasto. Per i fratelli Scialdone, poi, in concorso tra loro, la Procura ipotizza il reato di abuso d’ufficio. Giovanna Lisa Scialdone, quale assessore all’Ecologia del Comune di Vitulazio, e il germano, quale istigatore, avrebbero favorito la ditta Ecological Service per l’esecuzione di lavori urgenti di raccolta rifiuti. Antonio Scialdone avrebbe preannunciato a quest’ultima che avrebbe dovuto effettuare delle opere per un importo di 4500 euro, importo che non avrebbe consentito neanche di coprire i costi. Di fronte al rifiuto della società, l’assessore avrebbe indicato al funzionario del Comune la Ecological Service. I lavori sarebbero, poi, stati effettivamente affidati a quest’ultima per 8000 euro. (Pagina 16 – Giovedì 31 Gennaio 2013)
Rassegna Stampa
articolo di Antonella Giannattasio
da “Cronache di Caserta”